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mastering
Processo
conclusivo
di ogni produzione audio, il mastering si
propone di valorizzare al meglio i mixaggi
individuandone pregi e lacune e operando
ogni intervento necessario per esaltare i
primi e minimizzare le seconde.
In altre parole lo scopo del mastering è
quello di fare in modo che ogni
registrazione raggiunga il massimo
potenziale possibile nei vari formati
previsiti (download e streaming Hi-Res,
stampa su CD e vinile, videoclip), obiettivo
che non coincide con quello del mixaggio ma
che ne integra in modo significativo
l'efficacia.
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Più nello specifico in
sede di mastering si evidenzia il carattere
sonoro di ciascun brano per mezzo di
processi analogici e digitali, si correggono
eventuali problematiche di fase e si
interviene su qualsiasi aspetto timbrico o
dinamico che richieda
provvedimenti mirati. Poco
convenzionali tecniche di processing
parallelo consentono inoltre reali
arricchimenti in termini di colore e
solidità sonora senza che le caratteristiche
qualitative di partenza siano intaccate
(come accadrebbe per esempio con il
riversamento su nastro). |
L'applicazione del true peak limiting
adeguato assicura risultati trasparenti e musicali
pur permettendo di raggiungere elevati livelli di
volume finale per essere in linea con gli standard
attuali. Nel corso del mastering di un album
completo - sia esso destinato alla stampa su CD o
vinile oppure alla distribuzione digitale - si cura
che i vari brani siano coerenti per caratteristiche
sonore e valori RMS rendendo piacevole l'ascolto
dell'intero album. Si assembla inoltre la tracklist
definitiva applicando le dissolvenze richieste (fade
in, out, cross) e inserendo le pause più appropriate
tra una traccia e l'altra.
Un interessante procedimento alternativo al
mastering standard è quello che chiamo Evo mastering:
differisce dal primo per l'essere svolto operando
non sui mixaggi stereo ma su più stems separati. La
precisione degli interventi applicabili aumenta
considerevolmente ma con essa - viste le maggiori
variabili in gioco - anche i tempi necessari per la
lavorazione e per le opportune controverifiche da
parte dell'artista e/o della produzione, aspetto da
tenere presente in caso di scadenze di consegna
ravvicinate. La somma analogica degli stems comporta
inoltre un headroom
estremamente ampio a tutto vantaggio della
naturalezza e del "respiro" del suono.
Per gli impieghi nel web e la distribuzione online
nei decenni passati si è spesso impiegato lo stesso
master messo a punto per la stampa su CD ma gli
attuali algoritmi di normalizzazione del loudness di
YouTube/Spotify/Amazon Music e il formato lossless
di iTunes e Music consigliano di differenziare la
lavorazione di mastering. In questo modo si ottiene
la migliore efficacia possibile nelle varie
piattaforme e si può beneficiare dell'alta qualità
resa disponibile dallo standard Apple Digital
Master. Vi rimando alle faq
per ulteriori approfondimenti dove
troverete anche qualche cenno relativo al mastering
nel formato Dolby Atmos Music, recentemente adottato
dai principali servizi di streaming.
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